La civiltà del rinascimento in Italia by Jakob Burckhardt

La civiltà del rinascimento in Italia by Jakob Burckhardt

autore:Jakob Burckhardt [Burckhardt, Jakob]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-17T12:19:47+00:00


Storia d’Italia Einaudi

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Jakob Burckhardt - La civiltà del Rinascimento in Italia ta darsi il vanto di essere stata la prima a possedere or-ti botanici, sebbene qui possa avere avuto sopravvento la pratica utilità, e d’altronde sia anche discutibile la stessa priorità. Senza paragone più importante invece è il fatto, che tanto i principi, quanto i ricchi privati, nel mettere insieme i loro giardini di piacere, si trovarono naturalmente condotti a far collezioni di piante quanto più si potesse di varietà e specie diverse. Così nel secolo XV il magnifico giardino della villa medicea di Careggi ci vien dipinto pressoché come un orto botanico585, ricco di innumerevoli specie di alberi e di arbusti. Ed altrettanto, al principio del secolo XVI, ci vien detto di una villa del cardinale Triulzio nella campagna romana586, non lungi da Tivoli, dove erano siepi di rose di diverse specie, alberi d’ogni sorta, piante fruttifere di tutte le possibili varietà e un grande orto con venti specie di uve. Qui evidentemente si ha qualche cosa di più che un paio di dozzi-ne di piante medicinali universalmente conosciute, quali non mancano nei giardini di tutti i castelli e dei conventi degli altri paesi d’occidente: oltre ad una cultura assai progredita dalla frutta da tavola, si vede un interesse speciale per le piante in sé medesime, per il piacere della loro vista. La storia dell’arte c’insegna quanto più tardi questa passione delle collezioni fece luogo alle esigenze dello stile architettonico pittoresco del paesaggio e dei giardini.

Anche l’allevamento di animali esotici non si può immaginare scompagnato da uno spirito superiore d’osservazione. Il facile trasporto dai porti meridionali ed orientali del Mediterraneo e le condizioni favorevoli del clima 585 Alexandri Braccii descriptio horti Laurentii Med. , stampata anche come appendice (n. 58) alla Vita di Lorenzo del Roscoe. Anche nelle appendici al Laurentius del Fabroni.

586 Mondanarii villa, riprodotto nei Poemata aliquot insignia illustr. poetar. recent.

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Jakob Burckhardt - La civiltà del Rinascimento in Italia italiano rendevano possibile l’acquisto delle più grandi belve del Sud e accettabili i doni, che di quando in quando ne facevano i Sultani587. L’animale preferito, tanto nelle repubbliche che nei principati, è di regola il leone, anche se non figuri nel loro stemma, come era appunto il caso di Firenze588. Le tane, dove si tenevano rinchiusi, erano o nei palazzi del governo o in prossimità di es-si, come, ad esempio, in Perugia e in Firenze; quelli di Roma si trovavano alle pendici del Campidoglio. Infatti questi animali si adoperavano talvolta per l’esecuzione delle sentenze capitali in affari politici589, e tenevano inoltre vivo nel popolo un certo spavento. Di più, il loro contegno si aveva in conto di pronostico: la loro fecon-587 Sul giardino zoologico di Palermo sotto Enrico VI, v. Ot-to De. S. Blasio, ad a. 1194. – Quello di Enrico I d’Inghilterra nel parco di Woodstock ( Guil. Malmesbur. , pag. 638) conteneva leoni, leopardi, linci, cammelli ed un porcospino, tutti doni di principi stranieri.

588 Come tale qui, dipinto o scolpito in pietra, è detto mar-zocco.



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